Rimini | Congresso Pd, Arlotti con Renzi e Petitti con Cuperlo scaldano i motori
Fino al 17 novembre nei circoli del Pd si voterà per i candidati alla Convenzione provinciale, momento che servirà alla definizione dei partecipanti alle primarie dell’Immacolata. Intanto i deputati riminesi del Pd Tiziano Arlotti ed Emma Petitti scaldano i motori e promuovono i loro beniamini.
"Ho scelto di appoggiare la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria nazionale del Partito democratico perché dobbiamo proporre all’Italia un cambiamento radicale. Il Pd ha in sé le migliori energie, capacità, idee per cambiare verso all’Italia e vincere. La sinistra può vincere solo se costruisce il futuro e non si chiude sul presente”, spiega Arlotti.
Arlotti sintetizza in cinque punti i motivi per cui preferisce il sindaco di Firenze. “Si rivolge a tutti gli elettori, anche coloro che sono ai margini o delusi dalla politica, perché il PD deve essere sempre più inclusivo; sa intercettare con credibilità il bisogno di cambiamento che viene evidenziato da tutto il Paese; sa rimotivare e avvicinare non solo i delusi della sinistra, ma anche coloro che per colpa della cattiva politica sono delusi anche da Berlusconi e da Grillo; può rimotivare il Pd rendendolo unito, coeso e credibile. Un Pd che non deve avere paura del cambiamento, e che non si parli addosso; ha ben chiaro l’orizzonte politico in cui il Pd italiano deve inserirsi in ambito europeo: quello del Pse che alle elezioni europee del 2014 si presenterà con la candidatura di Martin Schultz a presidente della Commissione UE. La famiglia dei socialisti progressisti senza se e senza ma, che punti a governare un’Europa in cui lavoro, coesione sociale e sviluppo siano i 3 pilastri fondamentali”.
Emma Petitti è invece reduce da Novafeltria dove ieri ha partecipato insieme all'europarlamentare Pd Salvatore Caronna all'incontro pubblico per la presentazione delle proposte di Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria nazionale del partito.
“Vogliamo un partito - spiega Petitti - che sappia dare battaglia in questa legislatura per ottenere interventi sociali più forti di quelli fatti finora: per garantire le pensioni sino a sei volte il minimo e non penalizzare chi per la crisi ha già pagato un prezzo pesante, per chiudere la vergogna degli esodati, per rafforzare l’intervento sulle politiche sociali e di contrasto alla povertà, per rilanciare la domanda interna, aiutando i redditi più bassi anche con un’azione mirata di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro per i giovani e le donne”. Secondo Petitti “inoltre è importante utilizzare meglio i margini di bilancio, per senza venir meno ai vincoli europei: si può portare il decifit dal 2.5 previsto al 2.7 (quindi sempre sotto il 3%) e destinare così 3 miliardi agli esodati, per l’occupazione giovanile e femminile, e per un programma straordinario di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e delle scuole che avrebbe un impatto virtuoso sulla crescita e l’occupazione. Ovviamente la premessa irrinunciabile è una legge elettorale per il maggioritario a doppio turno di collegio che cancelli la vergogna del Porcellum”.